“Modernism and bossa nova” per scaldare queste giornate d’autunno che si stanno impoverendo di luce ed arricchendo di freddo.
Vinicius de Moraes, con Joao Gilberto e Carlos Antonio Jobim, nella primavera del 1959 crea un nuovo genere musicale.
Crea una “cosa nuova”: la “bossa nova”.
Una musica piena di energia e forza, ricca di note leggere, calde, armoniose ed avvolgenti, nella quale l’orchestrazione lascia il passo alla chitarra che ci guida verso nuove sensazioni nel vibrato delle sue corde.
La voce assume toni colloquiali, è naturale e crea un clima caldo ed avvolgente, in un duetto colto e raffinato con lo strumento.
Nei primi anni sessanta la bossa nova si afferma in America trovando terreno fertile nel mondo del jazz.
Il sassofonista Stan Getz imporrà nelle top ten statunitensi la sua versione di “The girl from Ipanema“.
In seguito due mostri sacri come Frank Sinatra ed Ella Fitzgerald sanciranno la definitiva consacrazione di questo nuovo genere musicale.
Successivamente la bossa nova viene contaminata da nuove influenze musicali (pop, musica tropicale, suoni anglo americani) e lentamente si evolve e trasforma, recependo le nuove tendenze internazionali emergenti nel mondo giovanile.
La bossa nova mantiene tuttavia una sua caratteristica identificativa peculiare, quella di non essere il frutto di un’intuizione di un artista bensì di un gruppo di artisti ben definito, che si sono influenzati reciprocamente sviluppandolo ed arricchendolo.
Vinicius de Moraes, in questo gruppo di artisti era il vero poeta del gruppo.
Le vacanze sono ormai lontane e la nostra vita ha ripreso i ritmi quotidiani, spesso frenetici, dettati dagli impegni e dal lavoro.
Evitiamo che l’ansia e la tristezza ci rovinino le nostre giornate.
Aiutiamoci ascoltando “musica giusta” come quella contenuta nell’ultima raccolta dell’indiscusso Maestro Vinicius de Moraes (1913-1980).
Sulle ali delle note viaggeremo sino all’isola di Bahia ed alla rinomata spiaggia di Copacabana, centri spirituali della musica nuova.
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