E’ una “dieta” molto alla moda oggi. Come funziona, quali i benefici e cosa sapere.
Il digiuno intermittente è uno schema dietetico, al centro di accesi dibattiti nel mondo medico, seguito da molte persone perchè è di facile gestione. E forse è proprio questo il suo punto di forza.
Come funziona questa dieta
Il digiuno intermittente si basa su uno schema nel quale periodi di restrizione calorica si alternano a periodi di normale assunzione di cibo.
Il tutto secondo uno schema temporale ricorrente.
Il digiuno intermittente pare porti diversi benefici: miglioramento dei livelli di trigliceri e colesterolo, regolazione del glucosio nel sangue, un abbassamento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Pare inoltre che il digiuno intermittente riduca l’aumento di radicali liberi e ritardi l’insorgenza di alcune malattie quali ictus, demenza e morbo di Parkinson.
Stimola il metabolismo
A fronte di questi benefici, che paiono sussistere, è bene domandarsi se questo regime alimentare, che definiamo “dieta”, abbia il dono di fare dimagrire. La risposta è un dubbioso..ni.
L’effetto più probabile non è un diretto dimagrimento, bensì uno stimolo al metabolismo che induce a sua volta un calo ponderale in presenza di un’alimentazione sana e varia, supportata da una corretta attività fisica.
Alcuni recenti studi ritengono che il regime del digiuno intermittente induca un dimagrimento analogo a qualsiasi altra dieta nella quale sia prevista una riduzione delle calorie giornaliere assunte. Pare però che questa dieta induca una maggiore perdita muscolare rispetto ad altri regimi ipocalorici.
Effetti sul nostro organismo e sulla nostra salute
Ogni regime alimentare che imponga una riduzione dell’assunzione delle calorie, come del resto rammenta anche l’ISS – Istituto superiore di sanità, può comportare effetti sulla nostra salute. La portata di questi effetti varia ovviamente da persona a persona, da stato di salute a stato di salute.
Per questo motivo è bene evitare il “fai da te” che può indurre effetti collaterali lievi (irritabilità, rabbia, difficoltà di concentrazione, mal di testa, fatica) o anche molto seri (colpi di sonno, riduzione delle prestazioni fisiche e mentali) in rapporto all’attività lavorativa svolta.
E’ bene ricordare che è fondamentale affidare ad un medico o un esperto del settore ogni cambiamento delle proprie abitudini alimentari.
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