Iniziato il Giubileo 2025, il Papa apre la Porta Santa

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Il Giubileo 2025, indetto da Papa Francesco con la Bolla “Spes non confundit“, si è aperto nella notte di Natale, il 24 dicembre.

Terminerà  il 6 gennaio 2026 quando il Papa chiuderà la porta Santa della Chiesa di san Pietro.

Il prossimo Giubileo, o Anno Santo,  sarà nel 2033 quando si celebreranno i 2000 anni dalla nascita di Gesù.

Diversamente da quanto accaduto nel recente passato, le porte Sante saranno solo 4 e solo a Roma.

Oltre a San Pietro, le porte Sante sono ubicate nelle basiliche papali di  San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.

Una quinta porta Santa straordinaria è stata aperta dal pontefice nel carcere di Rebibbia, come segno di vicinanza ai detenuti e segno di speranza per una redenzione.

 

Storia del Giubileo o Anno Santo

statua di Bonifacio VIII

Il primo Giubileo, detto anche “Anno Santo” dal momento che è un tempo nel quale si sperimenta che la santità di Dio porta ad una trasformazione, fu istituito da Bonifacio VIII nel 1300.

All’inizio l’idea era che i Giubilei fossero celebrati con cadenza di 100 anni.

Ma un secolo è un periodo lunghissimo per la vita dell’uomo di oggi, figuriamoci per l’uomo del milletrecento  quando l’aspettativa di vita era assai inferiore (a quell’epoca era di circa 45 anni).

Per questo motivo molti fedeli fecero sentire alle Autorità ecclesiastiche la propria voce evidenziando che in molti non avrebbero mai potuto vivere un anno giubilare.

Nel 1343 Clemente VI riduce la cadenza a 50 anni. Questa nuova scadenza crea un richiamo alla tradizione ebraica che prevedeva, proprio ogni 50 anni, che vi fosse un anno di riposo per la terra, la restituzione delle proprietà e la liberazione degli schiavi.

Il termine Giubileo ha un’origine nel termine ebraico “yobel“, che significa “corno di ariete”, utilizzato per annunciare l’inizio di questo periodo.

Papa Urbano VI, nel 1389, ridusse ulteriormente il periodo tra un Giubileo e l’altro, facendolo coincidere con gli anni di vita terrena di Gesù, ovvero 33.

Nel 1470 Paolo II definisce un intervallo tra un Giubileo e l’altro di 25 anni.

Tale cadenza è tuttora quella vigente per il Giubileo ordinario.

Vi sono poi gli anni giubilari straordinari.

Nel 1933, ad esempio, Pio XI ha voluto celebrare con un Giubileo l’anniversario della Redenzione.

Più recentemente l’attuale Papa Francesco, nel 2015, ha indetto un anno giubilare straordinario, l’Anno della Misericordia.

I Giubilei, o Anni Santi ordinari, sono stati finora 27 (incluso quello appena iniziato).

Quelli straordinari sono stati 95.

Come è cambiato il rito

In origine la celebrazione dell’anno giubilare coincideva con la visita alle Basiliche romane di S. Pietro e di S. Paolo.

Successivamente si sono aggiunte le altre basiliche papali ed altri segni, come quello della Porta Santa.

Partecipando all’Anno Santo si vive l’indulgenza plenaria.

 Il rito prevede che il Pontefice bussi tre volte con un martello d’argento sulla porta murata, pronunciando in latino: «Apritemi le porte della giustizia». 
Dopo di lui, un cardinale bussa due volte, e infine la porta viene aperta.
Il Papa attraversa per primo la Porta Santa, tenendo nella destra una croce e nella sinistra una candela accesa.
L’Anno Santo si conclude con la chiusura e la muratura delle Porte Sante fino al successivo Giubileo.

Il Giubileo rappresenta un periodo di rinnovamento spirituale, riconciliazione e penitenza per i fedeli, offrendo l’opportunità di ottenere l’indulgenza plenaria attraverso la confessione, la comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Papa.

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