Lucca tra storia e Lucca Comics & Games

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Lucca, nota come la “città delle cento torri e delle cento chiese” a ricordo del suo passato medioevale, spicca tra le città da visitare in Toscana.

Il ricordo di quel passato è testimoniato dai magnifici edifici del centro e dalle mura cinquecentesche che lo circondano.

Un’ottima occasione per visitare Lucca è la Fiera del fumetto “Lucca Comics & Games“, la più importante manifestazione del settore in Europa e la seconda nel mondo dopo quella di Tokyo.

Questa manifestazione è ormai da tempo uscita dal Polo fieristico, dove è nata, per diffondersi nelle vie della città.  Ne parleremo in seguito.

Lucca è ricca di storia

La città si affaccia sulle rive del fiume Serchio e dista pochissimo dalle verdi montagne della Garfagnana.

Le origini di Lucca sono incerte: alcuni storici la ritengono un antico insediamento ligure, altri la ritengono di origine romana.

Considerata una delle principali capitali del Regno Longobardo poté ampliarsi e affermarsi, restando una delle cittadine più importanti anche nel Medioevo.

Lucca e la fiera del fumetto e dei giochi

Lucca comics & games 2024

Lucca Comics & Games è  una fiera internazionale dedicata al fumetto e alla animazione, ai giochi (nelle sue diverse forme, di ruolo, da tavolo, di carte), ai videogiochi e all’immaginario fantasy e fantascientifico.

Nasce nel 1966 e si svolge a Lucca ogni anno tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.

La denominazione attuale  Lucca Comics & Games è stata assunta nel 1995.

Dal 2006 la rassegna ha abbandonato il polo fieristico e si è trasferita all’interno delle mura cittadine, tra stands dislocati soprattutto  nella zona sud della città.

Le mura sono il luogo ideale dove poter sfilare e qui, sul palco allestito per l’occasione, si tiene il concorso (contest) per i “migliori cosplayers”. I cosplayers sono persone che, indossando costumi particolareggiati sin nei minimi dettagli, impersonano i loro eroi dei fumetti, dei cartoons, e dei telefilm preferiti, in un tripudio di colori e fantasia e costumi meravigliosi.

Cosa vedere a Lucca

Il punto di partenza migliore è quello lungo le sue mura che sono interamente percorribili: quattro chilometri e undici baluardi che i lucchesi giornalmente frequentano.

La porta d’ingresso più famosa di Lucca è la Porta San Pietro (è l’immagine di introduzione dell’articolo); tale porta  spicca per la sua bellezza e dimensione.

Dall’alto delle mura è possibile vedere la zona interna ed in particolare lo splendido centro storico.

Cattedrale S.Martino

Il centro storico è un gioiello inserito nella lista dei Patrimoni dell’Unesco,

Il Duomo, o altrimenti la cattedrale di San Martino, è uno dei grandi tesori della città.

Forse meno nota di altre cattedrali toscane, ha certamente il suo fascino nella sua facciata asimmetrica.

Tale simmetria ha una spiegazione: il tempio fu costruito dopo la torre e dovette adattarsi allo spazio disponibile all’epoca.

Tra opere d’arte ammirabili al suo interno spicca il monumento funebre di Ilaria del Carretto, moglie di un antico signore di Lucca.

E’ possibile salire in cima al campanile.

Per raggiungere la sommità della torre, a 60 metri di altezza, occorre salire circa 200 gradini.

E’ il punto più alto della città. Da qui si gode una splendita vista di Lucca e l’occhio corre lontano su tutta la campagna della zona circostante.

Chi visita la cattedrale noterà la presenza di un labirinto inciso sul pilastro della terza arcata della facciata, sul lato destro.

Il labirinto della cattedrale

Il labirinto è un simbolo che incuriosisce i visitatori; di certo non è un semplice elemento decorativo, ma ha un alto valore simbolico.

Tale raffigurazione è presente in molte chiese medioevali.

Il labirinto più celebre, simile a quello del Duomo di Lucca, è probabilmente quello che si trova sul pavimento della Cattedrale di Chartres in Francia.

La collocazione non è casuale: è inciso accanto a una delle porte principali della cattedrale, e vuole indurre una riflessione profonda del pellegrino sul cammino dell’anima umana verso la redenzione.

Non dimentichiamo che Lucca si trova lungo il percorso della “via Francigena“, ovvero quel lungo percorso che dal nord Europa conduceva i pellegrini alla Città Eterna.

Il labirinto da un lato rappresenta il percorso intricato della vita, dall’altro il viaggio di purificazione che  ogni anima deve affrontare per raggiungere la salvezza.

I pellegrini, infatti, erano incoraggiati a camminare attraverso il labirinto come se fossero in cammino verso Dio, affrontando le difficoltà e gli ostacoli che la vita offre, ma con la speranza di trovare alla fine la pace eterna.

San Michele in Foro

Altro gioiello artistico da non perdere è la chiesa di San Michele in Foro, in stile romanico pisano.

Il nome ha origine dal fatto che l’edificio è stato edificato sui resti del Foro Romano.

E’ un piccolo gioiello in stile romanico che attira l’attenzione con i dettagli della facciata, delle colonne, dei rosoni e degli archi.

La sua presenza è documentata già dal 795, ma l’edificazione attuale si deve a Papa Alessandro II nel 1070.

Luca della Robbia

L’interno della basilica si presenta a tre navate con transetto e abside semicircolare.

La navata maggiore è sorretta da arcate su colonne monolitiche, e tutto l’edificio è coperto da volte a botte lunettate.

Qui sono ospitate alcune importanti opere d’arte.

Di pregio una terracotta smaltata di Luca della Robbia raffigurante la Madonna col Bambino.

Nel transetto sinistro, collocato di fronte alla navata, si trova la bellissima Pala Magrini di Filippino Lippi del 1483, rappresentante i Santi Elena, Girolamo, Sebastiano e Rocco.

Si nota l’influenza del suo maestro Sandro Botticelli, sopratutto nel malinconico volto di Sant’Elena che ricorda molto quelli rappresentati ne ‘La Primavera’.

 

Lucca e i melomani: Puccini

Una tappa fondamentale per i melomani, per gli amanti dell’opera, è la casa Museo di Puccini, che nacque a Lucca il 22 dicembre 1858.

Nel museo dedicato all’autore di opere celebri quali La Bohème, Tosca, Madame Butterfly si può vedere di tutto, da vecchie fotografie a manoscritti e innumerevoli documenti, oltre a oggetti e proprietà appartenuti al compositore.

Davanti al museo, una imponente  statua lo ritrae e celebra.

Cosa mangiare a Lucca

La cucina è molto varia e ricca.

Ovunque ci si fermi, ci sono occasioni per dare soddisfazione al proprio gusto. Anche un semplice panino, imbottito da salumi saporiti, è un vera delizia.  I prodotti della Garfagnana hanno da sempre arricchito le tavole lucchesi.  I salumi sono davvero eccellenti. Prosciutti e salami della Lucchesia hanno delle caratteristiche e sapori inconfondibili.

Tra i primi due piatti meritano una menzione.

Il Tordello lucchese, una pasta all’uovo, dalla  bellissima forma dentellata a mezzaluna o circolare, con un ripieno  davvero saporito: carne di manzo e maiale, mortadella, bietola, pecorino, parmigiano, sedano, aglio, mollica, noce moscata, pepe, basilico.

Viene servito con un ragù di carne o semplicemente al burro per apprezzarne ancora meglio la struttura e complessità del ripieno.

Tra le minestre spicca la minestra di farro alla Lucchese, che valorizza un tipico prodotto del territorio della Garfagnana.

La semplicità è la sua forza: farro, legumi, verdure.

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