“Il Colore dei sogni”: il genio di Joan Mirò in mostra

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Nella sontuosa “Villa dei Capolavori” di Mamiano di Traversetolo (Pr) la Fondazione Magnani – Rocca celebra il grandissimo pittore spagnolo Mirò.

Attraverso 50 opere il visitatore s’immerge nel percorso onirico, quasi allucinato, di Mirò, fatto di sensazioni, emozioni e suggestioni, dettate da colori brillanti e forti contrasti. Un’arte dove l’immagine tradizionale cede il passo al colore.

La sua arte si fonda non sull’immagina, si fonda sull’emozione.

Il pittore frequentava gli ambienti surrealisti che avevano in Prévert, Eluard, Aragon (pseudonimo dello scrittore Louis Andieux) le figure di riferimento.

L’arte è vista non come rappresentazione del reale, bensì come comunicazione dell’uomo con il mondo. L’arte è considerata l’unica espressione dell’uomo poiché essa non è soggetta alla censura della ragione: era questo uno dei motti portanti della corrente surrealista.

Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni”: così il poeta Jacques Prévert si esprimeva riferendosi a  Joan Mirò, uno dei maggiori esponenti del surrealismo.

La mostra

La mostra è curata da Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione, in collaborazione con Fundación MAPFRE di Madrid.

Dice Roffi: “Miró (Barcellona 1893 – Palma di Maiorca 1983) dipinge ispirandosi alle forme della natura, ma anche alla musica; per un periodo compone inoltre poesie di stile surrealista, seguendo meccanismi psicologici simili a quelli adottati in pittura. Egli aspirava chiaramente al divino e la musica e la poesia erano le sue fonti di ispirazione. Talvolta le parole compaiono anche nei quadri, costituendo la loro chiave di lettura. Un rapporto fra pittura-musica-poesia che ben si accorda con gli interessi e la sensibilità di Luigi Magnani, fondatore della Magnani-Rocca”.

Come invito finale a  visitare la mostra Roffi  ci suggerisce che farlo “significa viaggiare dentro i sogni di Miró perché questa è la trama della sua arte”.

In mostra.

Le opere in mostra sono state realizzate tra gli anni trenta e gli anni settanta.  La maggior parte dei quadri sono ad olio su tela.

Nelle opere esposte è forte il richiamo alla natura, serbatoio inesauribile di sensazioni che vivificano chi  vi s’immerge.  C’è un ripetersi  di uccelli (il simbolo per eccellenza della libertà), di cieli stellati, di astri brillanti in uno spazio senza limite.

Accanto a questi, la figura della donna, colei che, tra noi umani, meglio sa cogliere il mistero e la magia dell’universo.

“Donne e uccelli nella notte” – realizzata tra il 1971 e il 1975

Mirò raffigura le donne libere, in piena armonia con la natura, con colori vivaci e linee sottili.

Colpiscono le fantasiose rappresentazioni delle teste.

Si tende all’astrazione, ma, pur essendo colpiti dalle forme fantastiche e dai colori, rimane comunque una traccia del mondo reale: un occhio, una mano, un dito che indica le stelle, una bocca espressione del pensiero, la luna dei sogni.

Gli uccelli inneggiano alla libertà.

Il colore la fa da padrone, prevale sulla forma, e trasmette emozione.

L’ultimo Mirò

Le ultime sale della mostra ripercorrono l’ultimo periodo di Mirò,  quello nella quale trova spazio un sempre crescente pessimismo.

Un periodo caratterizzato da una rappresentazione della natura ferita, sede di un dolore molto forte, che Mirò rappresenta con  umani o animali, soprattutto gli amati uccelli, in un contesto dominato  dal nero che scaccia il colore ai margini dei quadri. I colori accesi, prima indice di armonia e vitalità, paiono ora soffocati dal buio della notta e dal nero.

Diversi sono i quadri nei quali, in questo periodo, rappresenta le donne ed i volatili in un’oscurità generalizzata, in un buio senza speranza.

La mostra documenta anche la ricca attività di illustratore di Mirò, con settantadue tavole a colori dell’artista catalano.

Per approfondire clicca qui.

Informazioni utili

La mostra è aperta dal  11 settembre al 12 dicembre 2021. Aperto anche tutti i festivi.

Orario:
dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Aperto anche 8 dicembre. Lunedì chiuso (aperto lunedì 1° novembre in quanto festivo).

Ingresso:
€ 12,00 valido anche per le raccolte permanenti e il parco – € 10,00 per gruppi di almeno quindici persone – € 5,00 per le scuole. Il sabato, la domenica e i festivi, il biglietto comprende anche la visita libera agli Armadi segreti della Villa.

Sede della mostra: “Villa dei capolavori” – Via Fondazione Magnani Rocca, 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)

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